La storia, come tutti sanno, fa risalire al 1924 la prima dimostrazione di Karate di fronte al grande pubblico. Questo fu in occasione di una riunione di arti marziali, organizzata dal Maestro Jigoro Kano fondatore del Judo, presso il palazzo imperiale di Tokyo.
Benché invitato il Maestro Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan, non avrebbe voluto partecipare ritenendo poco convincente la sola esecuzione di uno o più kata, mentre tutte le altre discipline avrebbero eseguito dimostrazioni con un partner, un avversario. Fu il Maestro Hironori Otsuka, allora suo allievo, che si offrì a partecipare e propose di eseguire una dimostrazione per far conoscere la loro arte abbinando, per l’occasione, le tecniche del Karate con quelle del ju jitsu e del ken jutsu di cui egli era esperto. L’immediato successo di quella dimostrazione sta alla base dell’inizio della storia del nostro Karate, del Karate che decine di milioni di persone praticano in tutto il mondo.
Gli allenamenti del Maestro Otsuka assieme al Maestro Funakoshi proseguirono per alcuni anni fino alla rottura del loro rapporto, dovuta a divergenze di vedute: solo tecnica di base e kata per il Maestro Funakoshi, più dinamismo e applicazioni reali per il Maestro Otsuka. Si fa risalire la nascita del sistema Wado agli anni trenta del ‘900; la data esatta si presume essere il 1934.
Praticare Wado-ryu è, in un certo senso, sposare la filosofia della pace e dell’armonia. Se si considera lo scritto del Maestro Otsuka, “Ten Chi Jin no Ri Do ni Wa suru”, si comprende come lo studio di un arte marziale non deve essere semplicemente un apprendimento di tecniche di combattimento, ma il raggiungimento della tranquillità interiore in accordo con il mondo esterno. E’ soprattutto questo l’obiettivo ultimo dello stile della colomba, tanto difficile da raggiungere quanto la padronanza della tecnica stessa.
Ten identifica l’aria, il cielo, Chi la terra, Jin l’uomo, l’umanità, Ri Do la ragione e la verità, Wa la pace, l’armonia, l’unione di tutto. La rappresentazione della frase scritta sopra è maggiormente comprensibile osservando lo schema che fece il Maestro Otsuka. Le parole Aria, Terra e Umanità sono rappresentati in tre cerchi simboleggianti i principi elementari dell’esistenza. Questi tre cerchi sono all’interno di un altro che identifica la Ragione e la Verità. Ed è solo se utilizzati in combinazione con uno dei principi fondamentali che si potrà realizzare la Pace ed ottenere l’Armonia, qui idealizzato nel cerchio esterno che racchiude tutti gli altri.
In conclusione, come diceva il Maestro Otsuka, l’armonia è il traguardo più complicato da raggiungere nelle arti marziali, perché non è solo l’allenamento fisico ma soprattutto quello mentale che ci fa progredire.